La Coppa Uefa 2008 va allo Zenit San Pietroburgo e con pieno merito. Ma il successo sportivo lascia la copertina agli incidenti che hanno macchiato quella che doveva essere una splendida giornata di sport. Invece il calcio scozzese, pronto a celebrare il trionfo dei Rangers nella finale “casalinga” di Manchester, si trova a fare i conti con una vergogna indicibile. Gli incidenti del dopogara che hanno infatti riproposto il problema degli hooligans: tifosi sbronzi e senza biglietto che hanno attaccato la polizia inglese dopo che uno degli schermi giganti su cui veniva trasmessa la finale ha smesso di funzionare. Il bilancio finale è di 42 arrestati, compresi sei accusati di aver accoltellato un tifoso russo.
Certo, c’è anche il campo. Per fortuna. Raramente si è vista una finale così poco spettacolare eppure così dominata da una squadra. Come scoperto a proprie spese dalla Fiorentina, è difficile bucare il muro dei Rangers, una formazione che ha costruito la sua corsa verso la finale sulla difesa a oltranza. I Rangers hanno perso la scommessa di vincere un trofeo continentale con uno schema che ricorda i catenacci svizzeri degli anni Trenta o quelli più recenti di Helenio Herrera negli anni Sessanta.
Giocare la finale con un 4-4-2 che vede come attaccanti una seconda punta (Darcheville) e un mediano (Ferguson) è una dichiarazione di intenti esplicita: o troviamo un gol in contropiede da difendere alla morte oppure ci giochiamo tutto ai calci di rigore come a Firenze. E poteva pure andargli bene se Ferguson e Darcheville, alla fine del primo tempo, avessero sfruttata meglio l’unica occasione creata.
Nella ripresa i russi, preso atto dell’assenza di pericolosità degli scozzesi, hanno cambiato marcia e iniziato a creare pericoli. Il primo, paradossalmente, in contropiede o quasi: con il giovane gioiello Arshavin che al 63′ vedeva il suo pallonetto respinto sulla linea da un difensore scozzese. Ma al 72′ Denisov bucava la difesa al termine di una triangolazione mettendo alle spalle di Alexander. La partita era segnata: i Rangers non avevano armi né idea di come segnare. Anche se al 90′ il neoentrato Novo (incomprensibile la sua esclusione) sparava alta la palla per il pari. Nell’azione successiva Konstantin Zyrianov chiudeva la contesa con un più congruo 2-0. Primo trionfo continentale per i russi, mentre per gli scozzesi sfumano le opportunità di uno storico poker di trofei nella stessa stagione e di bissare il successo del 1972 in Coppa delle Coppe. Chance mal giocata e persa peggio. LECHAMPIONS EUROPA
Finale Coppa Uefa 2007-08 – Manchester, City of Manchester Stadium
ZENIT-RANGERS GLASGOW 2-0 (0-0)
Zenit San Pietroburgo: Malafeev, Aniukov, Krizanac, Shirokov, Sirl, Tymoschuk, Zyryanov, Denisov, Faitzulin (Kim 90′), Tekke, Arshavin. Allenatore: Dick Advocaat
Rangers: Alexander, Broadfoot, Weir, Cuellar, Papac (Novo 77′), Hemdani (McCulloch 80′), Whittaker (Boyd 86′), Ferguson, Thomson, Davis, Darcheville. Allenatore: Walter Smith
Arbitro: Peter Frojdfeldt (Svezia)
Marcatori: Denisov 72′, Zyryanov 90′
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